CASA DEL PELLEGRINO DI CREMA

Una storia da raccontare, un’esperienza da condividere

CHI SIAMO

Nata nel marzo del 2017 da volontari della parrocchia di Santa Maria della Croce di Crema e della Comunità Papa Giovanni XXIII, per dare ristoro ai pellegrini che arrivano numerosi a visitare l’attigua Basilica, la Casa del Pellegrino ha arricchito poi la sua proposta e il suo raggio d’azione in seguito alla pandemia di Covid-19.

In questi anni sono stati tanti i volontari che hanno contribuito a rendere la Casa del Pellegrino un luogo sempre più ospitale.

GLI INIZI

12 Marzo 2017: la Casa del Pellegrino apre la sua porta, facendosi luogo di accoglienza per coloro che vengono in visita alla basilica con l’obiettivo di promuovere il santuario e la cultura del volontariato come fattore educativo e di riscatto sociale.

E’ così che tre volontari, quattro torte artigianali e due macchinette del caffè anno accolto il primo pullman!

Nel giro di una settimana dalla creatività di un gruppo di mamme la Torta del Pellegrino.

LA SFIDA DEL RISTORO OFFERTA LIBERA

Passano i primi fine settimana e nel giro di qualche tempo decidiamo di accettare la sfida della ristorazione mettendoci in gioco e coinvolgendo sempre nuovi volontari che danno una mano in cucina e nel servizio ai tavoli.

In questa prima fase partecipano ragazzi  adulti provenienti da realtà diverse come la parrocchia e la Comunità Papa Giovanni XXIII.

Nel 2019 comincia la collaborazione con la Comunità Sociale Cremasca, iniziando a creare percorsi lavorativi. Cominciamo a delineare ruoli e percorsi, strutturandoci lentamente e iniziando ad organizzare eventi per compleanni, ritrovi per gruppi e famiglie e cerimonie.

LA NASCITA DELL'ODV

A ottobre la Casa del Pellegrino diventa ODV e nei successivi due anni, pur rimanendo aperti prevalentemente solo nel fine settimana, aumentano gli eventi e le richieste.

Sperimentiamo cosa significhi lavorare di gruppo, mettere insieme tante teste, modalità e sensibilità diverse.

Nel corso del 2018 e 2019 cresciamo come numero di volontari, come eventi e attività proposte.

Il rimando che abbiamo è quello di sentirsi accolti, chiamati per nome e ascoltati

IL TEMPO DEL COVID

Come molte altre situazioni anche la Casa del Pellegrino viene colpita dalla pandemia da Covid 19.  Alla prima chiusura ne seguirà una ancora più dura da superare, quella tra l’autunno 2020 e la primavera 2021.

Ed è proprio dopo questo periodo che succede qualcosa di inaspettato.

L’interruzione delle attività, l’isolamento nelle case, la solitudine hanno colpito in modo indelebile molti ragazzi, e sono proprio loro, a partire da quelli più giovani, che contribuiscono a creare qualcosa di nuovo.

IL PROGETTO "MAI PIU' DA SOLI"

Sono i più giovani a riconoscere di aver bisogno del Pellegrino come l’aria da respirare e come il pane da mangiare e a sentire l’esigenza e la bellezza del “fare insieme” ad un adulto che li ascolti, che li sappia guardare e riconoscere nel loro valore più profondo.

Così nasce il progetto “Mai più da Soli”, frutto del bisogno gli uni degli altri.

Con questo progetto pensiamo al Pellegrino come un luogo di comunicazione e supporto per tessere una rete sempre più ricca di incontri, perché la persona, qualunque sia la sua età e condizione, sia realmente soggetto attivo della nostra società.

L'APERTURA GIORNALIERA

Adeguandosi alle vigenti normative fiscali, dal mese di ottobre 2022 la Casa de Pellegrino ha aperto la ristorazione, con pranzi di lavoro da lunedì al venerdì, colazioni e pranzi la domenica, oltre che rimanere disponibile agli eventi che via via vengono richiesti.

Questo ha permesso di mettere in campo un nuovo progetto, il progetto “Insieme”, rivolto alle persone con fragilità relazionali ed emotive, giunti alla Casa del Pellegrino con il passaparola tra genitori.

NASCITA DELLA COOPERATIVA "LA LUCE"

Dal passato è giunto forte un grande insegnamento: oltre la lotta alla solitudine e all’isolamento, serve donare alla diversità uno sguardo differente, rinnovato, capace di valorizzare le persone per ciò che sono.

Diventare cooperativa significa dare voce, struttura e continuità alle intuizioni già incarnate nel volontariato messo in atto, e ora tutte da scoprire e vivere trasformando quest’ultimo in lavoro a tutti gli effetti.

Perché i lavoro è diritto di ogni persona qualunque sia la sua situazione.

La cooperativa LA LUCE è l’incarnazione di tutto questo.

“Nutriamo la speranza” è il suo motto, la sua missione, la sua sfida!